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DeSI – DIGITALe SOCIALE INCLUSIVO” è l’innovativo progetto promosso e coordinato dall’Associazione Cittadinanza Digitale per combattere le nuove fragilità digitali, premiato con un contributo dalla Regione Lombardia all’interno dei progetti di interesse generale (Articoli 72 e 73 del Decreto legislativo 03/07/2017, n. 117, di cui alla Delibera di giunta regionale 14/03/2022, n. XI/6100) della direzione famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità.

La carenza di competenze digitali è uno dei principali limiti per lo sviluppo del Paese. Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione europea, in Italia sono 26 milioni le persone senza competenze digitali di base. Si tratta del 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni, rispetto al 46% della media Ue. Inoltre, solo il 43,1% delle donne possiede competenze digitali di base, rispetto al dato Ue del 52,3%. Il nostro Paese, in aggiunta, presenta il più alto tasso di NEET (Not in employment, education or training): sono, infatti, più di 3 milioni. Si tratta di quella quota di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione.

Questa situazione da una parte limita i diritti di cittadinanza di milioni di persone, che di fatto si trovano in condizione di esclusione digitale, dall’altra la transizione digitale del Paese per carenza di professionalità adeguate.

Diventa quindi di primaria necessità puntare su un percorso culturale che responsabilizzi la collettività intera verso la necessità mitigare i rischi di isolamento e esclusione portati dal divario digitale.

Il progetto “DeSI – DIGITALe SOCIALE INCLUSIVO” nasce con l’obiettivo di colmare il divario digitale e sociale muovendo su tre direttrici.

  1. Alfabetizzazione sui servizi digitali offerti ai cittadini attraverso sessioni online che tratteranno i principali servizi esistenti (anagrafe, scolastici, sociali, sanitari, etc.), talvolta non accessibili per motivi di digital divide, consapevolezza e mancanza di tecnologia.
  2. Recupero presso aziende ed enti locali di dispositivi digitali dismessi che saranno ricondizionati e offerti alle persone in condizioni di fragilità, promuovendo un approccio sociale, sostenibile e ambientale.
  3. Promozione della cultura lavorativa tesa a creare opportunità professionali per evitare l’esclusione sociale dei soggetti diversamente abili e valorizzare, attraverso una crescita di competenze digitali, l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.
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